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23/10/2023

Le Diagnosi Energetiche - Ep 2
Chi è tenuto a svolgere le Diagnosi Energetiche?

Le Diagnosi Energetiche sono obbligatorie, con scadenza quadriennale, per due tipi di soggetti: le Imprese Energivore e le Grandi Imprese.

Le diagnosi energetiche sono state introdotte con il Decreto Legislativo n°102/2014, che recepisce la Direttiva europea 27/2012. Dalla normativa derivano due documenti tecnici, uno del Mise (05/2015) e uno dell’Enea (06/2015).

In quest’ultimo vengono indicate le scadenze (5 dicembre), il luogo di caricamento della documentazione e le direttive per la redazione delle diagnosi: inoltre, per ogni settore (ad es. banche, Confindustria ceramica, Assocarta, Assotelecomunicazioni, GDO, Assoimobiliare, Assovetro, Assoconf, Federazione Gomma Plastica) vengono suggerite delle linee guida non vincolanti, ma utili per l’analisi e la compilazione degli allegati.

Con tale obbligo si vuole chiedere alle imprese maggiormente energivore la possibilità di fare una fotografia sul loro stato di fatto in modo da poter tenere monitorati ogni quattro anni i propri consumi e verificare la possibilità di ottimizzazioni energetiche.

 

Ma chi sono i soggetti obbligati a presentare le diagnosi energetiche ogni quattro anni? L’art. 8 del Decreto distingue le due tipologie di soggetti: le Imprese Energivore e le Grandi Imprese.

Le prime sono quelle con un consumo annuo superiore a 1 GWh o quelle appartenenti all’allegato 3 e 4 delle Linee Guida UE e iscritte alla Cassa Servizi Energetici ed Ambientali. Le seconde devono soddisfare i seguenti requisiti: avere più di 250 dipendenti e un fatturato annuo superiore ai 50M€ o un bilancio annuo superiore ai 43M€, oppure tutte e tre le precedenti. Sono esenti da questo obbligo le Pubbliche Amministrazioni e le Grandi Imprese che abbiano un consumo annuale inferiore ai 5 TEP.

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